Inizio di misericordia

 

2Mac 8,8-29

La vicenda di Giuda Maccabeo, uomo invincibile, mostra che Dio ha ascoltato le suppliche del popolo (2) e ha visto con misericordia il sacrificio dei martiri. La risurrezione da loro sperata e invocata, in questo contesto, va intesa come rinascita del popolo, rinascita che splende nelle vittorie di Giuda, rinascita che diventa giudizio di Dio sui carnefici. E’ così che “l’ira del Signore si volge in misericordia” (4).

Le tinte del racconto si fanno sempre più chiare. Gli schieramenti sono sempre due: chi vuole sterminare e chi è destinato ad essere sterminato. Infatti, Nicanore “è inviato a sterminare totalmente la stirpe dei Giudei (quelli fedeli alle leggi dei padri)” (9). Giuda è informato della spedizione di Nicanore (12).

Anche nel campo di Giuda ci sono due schieramenti netti: i paurosi e quanti non confidavano nella giustizia di Dio (che fuggono) e Giuda coi suoi uomini che confidano in Dio.

Questi ultimi sono esortati a non scoraggiarsi, ricordando le grandi opere di Dio (Cielo) nella storia del suo popolo. Il ricordo delle opere di Dio rende le persone coraggiose e pronte a morire per le leggi e per la patria (21). Questo ricordo è fatto con la lettura in pubblico del libro sacro (biblion!).

Nella battaglia Dio si fa com-battente: batte con loro e li fa vincere. Nel descrivere la vittoria, l’autore si compiace di far vedere come i Giudei osservano la legge: rispettano il riposo del sabato, lodano e ringraziano Dio, distribuiscono parte del bottino ai poveri (28), infine pregano il Signore misericordioso di riconciliarsi pienamente con i suoi servi (29).

La vittoria di quel giorno è vista come salvezza di Dio e inizio di misericordia per loro (27).