Non molesterai il forestiero né l’opprimerai

Esodo 22,15-30
15Quando un uomo seduce una vergine non ancora fidanzata e si corica con lei, ne pagherà il prezzo nuziale, e lei diverrà sua moglie. 16Se il padre di lei si rifiuta di dargliela, egli dovrà versare una somma di denaro pari al prezzo nuziale delle vergini.
17Non lascerai vivere colei che pratica la magia.
18Chiunque giaccia con una bestia sia messo a morte.
19Colui che offre un sacrificio agli dèi, anziché al solo Signore, sarà votato allo sterminio.
20Non molesterai il forestiero né lo opprimerai, perché voi siete stati forestieri in terra d’Egitto.
21Non maltratterai la vedova o l’orfano. 22Se tu lo maltratti, quando invocherà da me l’aiuto, io darò ascolto al suo grido, 23la mia ira si accenderà e vi farò morire di spada: le vostre mogli saranno vedove e i vostri figli orfani.
24Se tu presti denaro a qualcuno del mio popolo, all’indigente che sta con te, non ti comporterai con lui da usuraio: voi non dovete imporgli alcun interesse.
25Se prendi in pegno il mantello del tuo prossimo, glielo renderai prima del tramonto del sole, 26perché è la sua sola coperta, è il mantello per la sua pelle; come potrebbe coprirsi dormendo? Altrimenti, quando griderà verso di me, io l’ascolterò, perché io sono pietoso.
27Non bestemmierai Dio e non maledirai il capo del tuo popolo.
28Non ritarderai l’offerta di ciò che riempie il tuo granaio e di ciò che stilla dal tuo frantoio.
Il primogenito dei tuoi figli lo darai a me.
29Così farai per il tuo bue e per il tuo bestiame minuto: sette giorni resterà con sua madre, l’ottavo giorno lo darai a me.
30Voi sarete per me uomini santi: non mangerete la carne di una bestia sbranata nella campagna, ma la getterete ai cani.

In tutto l’Antico Oriente si assegna grande valore all’illibatezza della sposa, e si punisce severamente lo stupro. Perciò il regolamento qui previsto nel caso della seduzione di una fanciulla è adeguato.

Si passa poi nel campo della idolatria e dintorni. È proibita la magia, addebitata soprattutto alla donna. La bestialità richiama più l’uomo, e ha attinenza a pratiche cultuali rifiutate da Israele. Infine, l’idolatria che si esprime nell’offrire sacrifici ad altri dèi è punita con il “voto di annientamento” [o sterminio]

“Non molesterai il forestiero né l’opprimerai”. Questo comando ha anche una motivazione: “perché voi siete stati stranieri in terra d’Egitto”. L’esperienza avuta ti deve aprire all’accoglienza. Vicino al forestiero ci stanno i poveri (“vedove e orfani”). Qui abbiamo una motivazione diversa:” Se lo maltratti … io darò ascolto al suo grido” e … la pagherete!

Atteggiamenti indulgenti e non di sfruttamento (usura e interesse). Anche in campo sociale, Dio (le sue norme) ha una parola da dire: non si può sfruttare chi non ce la fa economicamente. Non puoi togliergli il necessario, sarebbe come togliergli la vita stessa.

“Maledire il capo del tuo popolo” è non rispettare la sua autorità. Se fai così, è come disprezzare (più che bestemmiare) Dio stesso. Ricordati che tutto è di Dio: offri a lui le decime, a tempo giusto.

Il brano termina con questa interessante espressione: “Voi sarete uomini santi per me”. La santità (che significa “separazione” e quindi “non fare come gli altri”) la si dimostra anche in piccole cose, per noi insignificanti (in parte anche incomprensibili). L’ebreo non può mangiare il sangue: un animale sbranato non è stato “macellato” in modo giusto, e quindi ti può rendere impuro ritualmente o non-santo. Va lasciato ai “cani” che, spesso, sono assimilati ai pagani.