Chi teme Dio

Qoelet 7,15-24

“Nella mia vita inutile ho visto tutto – dice Qoelet – un giusto che va in rovina, un malvagio che vive a lungo”.

Quindi: “non essere troppo giusto … non essere troppo malvagio”. Cioè (a mio parere) non farti tu guida della tua vita e non innamorarti, mai e per sempre, degli estremi. E’ detto, in modo dialettico: “E’ bene che tu prenda una cosa senza lasciare l’altra”. Non si tratta di … stare sempre nel mezzo senza decidere mai. Si tratta invece di scegliere una “terza via”, che non è quella “di mezzo”, ma quella del “timore di Dio”: fare cioè di Dio e della parola accolta “l’estremo” cui aderire. Infatti, solo chi teme Dio riesce in tutto: sarà sapiente e forte; sa riprendersi quando pecca, non si vanta quando fa il bene.

Ironica e sapiente ammonizione: è normale che il tuo servo/suddito parli male di te; non faresti lo stesso anche tu, se fossi servo?

“Ho esaminato tutto”. Pensavo di diventare sapiente, ma non ci sono riuscito. Chi può scoprire il vero senso delle cose? Ciò che è lontano … rimane lontano, e ciò che è profondo … rimane profondo. Chi lo potrà raggiungere?