S. Clelia Barbieri

13 luglio

SANTA CLELIA BARBIERI, VERGINECleliaBarbieri

 

Memoria

Nata a Le Budrie di San Giovanni in Persiceto il 13 febbraio 1857, fin dall'età di 14 anni fece parte del nucleo parrocchiale degli "Operai della dottrina cristiana" (catechisti). Nel 1868 radunò un gruppo di ragazze consacrate al servizio di Dio e del prossimo che, dopo la sua morte, furono denominate dall'Arcivescovo Lucido M. Parocchi "Minime dell'Addolorata". Umile e poverissima, condivise fino in fondo la vita della sua gente e operò per la promozione umana dei fanciulli e dei giovani. Di lei conserviamo un solo autografo indirizzato allo "sposo Gesù" e redatto sotto l'influsso dell'"inspirazione granda" sperimentata durante la Messa di Sessagesima il 31 gennaio 1869. Morì a 23 anni il 13 luglio 1870 a Le Budrie, dove sono custodite e venerate le sue spoglie mortali. La stanzetta del transito venne trasformata in cappella con indulto di Pio IX del 31 ottobre 1870. Beatificata da Paolo VI il 27 ottobre 1968, è stata insertia nell'Albo dei Santi da Giovanni Paolo II il 9 aprile 1989. Nel 1990 è stata dichiarata "Patrona dei catechisti della Regione Consiliare Emilia-Romagna".

 

Dal Comune delle vergini con salmodia del giorno corrente dal salterio, eccetto quanto segue:

INVITATORIO

Ant: Venite, adoriamo Cristo,

gioia e corona delle vergini.

Oppure: Adoriamo Cristo,

Re e Sposo delle vergini.

 

Salmo invitatorio come nell'Ordinario.

 

UFFICIO DELLE LETTURE

 

INNO

Candido fiore, che la nostra terra

ha regalato al cielo
giovane santa, vergine sorella,
o Clelia, a te cantiamo.

Subito al primo mistico convegno

t'affascinò lo Sposo,
Re crocifisso, divino Pastore
che pascola tra i gigli.

Semplice è il cuore, vibrante la fede:
dalla calda tua voce
schiere di bimbi lietamente accolgono

la luce del Vangelo.

L'umile casa che ti dà riparo
con le compagne amate,
scuola diventa di virtù celesti,

cenacolo di grazia.

Viene lo Sposo, ma la tua lucerna

risplende nella notte.
Tu dici: «Ancora resterò con voi;

ancora m'udirete».

 

O Padre buono, che i poveri esalti

e ai piccoli ti sveli,
a Te che regni col Figlio e lo Spirito
sale la nostra lode. Amen.

Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall'autorità
ecclesiastica.

Ove si celebra come solennità o festa:

V: Mi condurrai per il sentiero della vita,
R: accanto a te mi colmerai di gioia.

 

PRIMA LETTURA

Dalla seconda lettera ai Corinzi di san Paolo, apostolo
11, 19-31; 12, 1-9

 

Dimori in me la potenza di Cristo

Fratelli, voi, che pur siete saggi, sopportate facilmente gli stolti. In realtà
sopportate chi vi riduce in servitù, chi vi divora, chi vi sfrutta, chi
è arrogante, chi vi colpisce in faccia. Lo dico con vergogna; come siamo
stati deboli!
Però in quello in cui qualcuno osa vantarsi, lo dico da stolto, oso vantarmi
anch'io. Sono Ebrei? Anch'io! Sono Israeliti? Anch'io! Sono stirpe di Abramo?
Anch'io! Sono ministri di Cristo? Sto per dire una pazzia, io lo sono più
di loro: molto di più nelle fatiche, molto di più nelle prigionie,
infinitamente di più nelle percosse, spesso in pericolo di morte. Cinque
volte dai Giudei ho ricevuto i trentanove colpi; tre volte sono stato battuto
con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio,
ho trascorso un giorno e una notte in balìa delle onde. Viaggi innumerevoli,
pericoli di fiumi, pericoli di briganti, pericoli dai miei connazionali, pericoli
dai pagani, pericoli nella città, pericoli nel deserto, pericoli sul
mare, pericoli da parte di falsi fratelli; fatica e travaglio, veglie senza
numero, fame e sete, frequenti digiuni, freddo e nudità. E oltre a tutto
questo, il mio assillo quotidiano, la preoccupazione per tutte le Chiese. Chi
è debole, che anch'io non lo sia? Chi riceve scandalo, che io non ne
frema?
Se è necessario vantarsi, mi vanterò di quanto si riferisce alla
mia debolezza. Dio e Padre del Signore Gesù, lui che è benedetto
nei secoli, sa che non mentisco.
Bisogna vantarsi? Ma ciò non conviene! Pur tuttavia verrò alle
visioni e alle rivelazioni del Signore. Conosco un uomo in Cristo che, quattordici
anni fa – se con il corpo o fuori del corpo non lo so, lo sa Dio –
fu rapito fino al terzo cielo. E so che quest'uomo – se con il corpo o
senza corpo non lo so, lo sa Dio – fu rapito in paradiso e udì
parole indicibili che non è lecito ad alcuno pronunziare. Di lui io mi
vanterò! Di me stesso invece non mi vanterò fuorché delle
mie debolezze. Certo, se volessi vantarmi, non sarei insensato, perché
direi solo la verità ma evito di farlo, perché nessuno mi giudichi
di più di quello che vede o sente da me.
Perché non montassi in superbia per la grandezza delle rivelazioni, mi
è stata messa una spina nella carne, un messo di satana incaricato di
schiaffeggiarmi, perché io non vada in superbia. A causa di questo per
ben tre volte ho pregato il Signore che l'allontanasse da me. Ed egli mi ha
detto: «Ti basta la mia grazia; la mia potenza infatti si manifesta pienamente
nella debolezza». Mi vanterò quindi ben volentieri delle mie debolezze,
perché dimori in me la potenza di Cristo.

 

RESPONSORIO (2 Cor 12, 9; 4, 7)

R. Ben volentieri mi vanterò delle mie debolezze,
perché dimori in me la potenza di Cristo. *
La sua potenza infatti si manifesta pienamente nella debolezza.

V. Abbiamo questo tesoro in vasi di creta, perché
appaia che la potenza straordinaria viene da Dio.
R. La sua potenza infatti si manifesta pienamente
nella debolezza.

 

SECONDA LETTURA

Lettera di santa Clelia Barbieri
a Gesù
(Cfr. L. Gherardi, «Il
sole sugli argini», Bologna, 1970, pp. 160-163)

 

Caro il mio sposo Gesù

Il messaggio di santa Clelia Barbieri è giunto a noi
attraverso l'umile e fedele testimonianza delle prime sorelle, che ne raccolsero
l'eredità spirituale; mentre rimane di lei un solo breve autografo, che
riportiamo nella sua stesura originale.

La serva di Dio, con la sua scrittura povera e disadorna, riempì
due fogli di quaderno, per richiamare continuamente le grandi grazie che Dio
le fece domenica 31 gennaio 1869, durante la S. Messa, nella Chiesa parrocchiale
di S. Maria delle Budrie.
Questo scritto, che vorremmo chiamare il «memoriale» di Madre Clelia,
riportato nella sua umile grafia originale, rivela una profonda sapienza teologale,
acquisita nella via dell'amore e del servizio ecclesiale.

 

Caro il mio Sposo Gesù

Una memoria io volio scri-

vere per averla sempre
in memoria.

 

Grande sono le grazie che

Iddio mi fa il giorno
31 del mese di Gen-
naio 1869 nel mentre che

io mi trovava in Chiesa
a udire la santa Messa
mi senti una inspira-
zione granda di mortifi-

care la mia volontà in
tutte le cose per piacere

sempre più il Signore
e io mi sento la volontà
di farlo ma le mie for-
ze non ne o bastanza granda.

Ho grande Iddio voi vedete
la mia volontà che e quel-
la di amarvi e di cercare
sempre di stare lonta-
no della vostra offesa
ma la mia miseria e tan-

to grande che sempre vi

offendo. Signore apprite

il vostro cuore e butate

fuora una quantità di

fiamme da more e con

queste fiamme acendete

il mio fate che io bru-

cio da more.

Ha cara la mia buona fi-

glia tu non poi credere

quanto sia grande la mo-

re che ti porto il bene
e straordinario che ti vo-

glio la speranza che ho

di vederti santa e stra-

ordinaria, dunque corag-

gio nei combatimenti sì

fatti pure coraggio che

tutto andarà bene e cuan-

do tu ai dele cose che ti

disturbano fatti cora-
gio a confidarmelo e io

con la iuto del Signo-
re cercarò di chietarti

 

amate Iddio e non ti

dimenticare di me

povera peccatora.

 

Sono la tua serva

Clelia Barbieri

 

La letterina splende come trofeo fra le reliquie custodite
alle Budrie, ed è ripiegata in nove parti. Probabilmente santa Clelia
la portò sul cuore fino alla morte, avvenuta il 13 luglio 1870.

 

RESPONSORIO (Sal 72, 26; 1 Cor 7, 34)

R: La roccia del mio cuore è Dio, è
Dio la mia sorte per sempre: * fuori di lui, nulla
desidero sulla terra.

V: Una vergine si preoccupa delle cose del Signore,
per essere santa nel corpo e nello spirito:
R: fuori di lui, nulla desidero sulla terra.

 

Orazione come alle Lodi mattutine.

LODI MATTUTINE

 

INNO

Splende il sole sugli argini:

la figlia del bracciante

sale su ali d'aquila
ai cieli della gloria.

Operaia del Vangelo

rilancia il tuo messaggio,

grida al cuore degli uomini:

amate, amate Iddio!

 

Clelia, limpida voce,

Clelia, fulgida stella,

Clelia, dolce sorella,

noi ti acclamiamo madre.

 

Santa Chiesa di Dio,

esperta del patire,

rivestiti di luce,

intona un canto nuovo.

 

A te sia gloria, o Padre,

fonte del primo amore,

che hai rivelato ai piccoli

i segreti del regno. Amen.

 

Oppure:

 

Aptàta, virgo, làmpade
ad nùptias ingréssa es

aetérni regis glòriae,
quem laudant turbae caélicae.
Grata convìva sùperis,

caelésti sponso iùngeris

ampléxu casti foéderis,

pudòris dives méritis.

 

Normam vivéndi ìnstrue,
nos prece tua cònfove,
possìmus ut resìstere
hostis nostri versùtiae.

Exémplar vitae vìrginum,
Marìa roget Fìlium,
ut eius adiutòrium
nos iuvet per exsìlium.

Sit Deitàti gloria
per infinìta saécula
pro vìrginis victòria,
qua gaudet caeli cùria. Amen.

Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall'autorità
ecclesiastica.

 

Ove si celebra come solennità o festa:

 

1 ant. Mi dichiaro per Cristo,
con cuore ardente lo aspetto:

voglio stare con lui per sempre.

Salmi e cantico della dom., I sett.

 

2 ant. Benedite il Signore, o vergini:
lui che vi chiama all'amore indiviso,

corona in voi i suoi doni.

 

3 ant. Splendida è la vittoria delle vergini

sulle forze della carne e del sangue:

ora esultano nella gloria.

 

LETTURA BREVE (Ct 8, 7)

Le grandi acque non possono spegnere l'amore né i fiumi
travolgerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell'amore,
non ne avrebbe che dispregio.

 

RESPONSORIO BREVE

R: Di te ha detto il mio cuore: *
io cerco il tuo volto.
Di te ha detto il mio cuore: io cerco il tuo volto.

V: Non nasconderti a me, Signore:
io cerco il tuo volto.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.

Di te ha detto il mio cuore: io cerco il tuo volto.

Ant. al Ben. Hai dato il tuo cuore a Cristo,

vergine sapiente: ora vivi con lui,
splendente come il sole nell'assemblea dei santi.

 

INVOCAZIONI

A Cristo, sposo e corona delle vergini, rivolgiamo con gioia l'espressione della
nostra fede:
Gesù, premio e corona delle vergini, ascolta la no stra preghiera.

Cristo, unico sposo delle sante vergini,
fa' che nulla ci separi mai dalla tua amicizia.

 

Tu, che hai costituito Maria, tua Madre, regina dellevergini,
per sua intercessione donaci di servirti con fedeltà e purezza di cuore.

 

Per le vergini che si sono consacrate a te con cuore integro e indiviso per
essere sante nel corpo e nello spirito,
fa' che nessuna cosa al mondo ci faccia deviare dal cammino che conduce a
te.

 

Signore Gesù, atteso dalle vergini sapienti,

fa' che siamo sempre vigilanti nell'attesa della tua venuta.

Per l'intercessione di santa Clelia, che hai fatto splendere di santità
e sapienza,

donaci saggezza evangelica e innocenza di vita.

Padre nostro.

 

ORAZIONE

O Dio, che in santa Clelia Barbieri hai dato alla comunità cristiana
un esempio di vita evangelica e di carità al servizio dei poveri, concedi
anche a noi di seguire il Cristo mite e umile di cuore, per possedere l'eredità
del tuo regno. Per il nostro Signore.

 

VESPRI

 

INNO

Come un chicco di grano o un seme

di girasole indorato di luce
così, o piccola figlia dei campi,
fu la tua vita, fanciulla di Dio.

Ma come il grano se in terra non cade

e nel buio solco non muore e marcisce,

spiga non nasce, così per te, Clelia,

tutto si compie in segreto e silenzio.

È nella notte che Dio ha creato
ed è di notte che viene il Signore:
e «inavvertito» è scritto che il Regno

viene da sempre, che deve venire...

 

E poiché Lui solo elegge i suoi piccoli
a confusione di tutti i potenti,
pur noi cantiamo il nostro Magnificat,
o Clelia, insieme con tutti i suoi servi. Amen.

 

Oppure:

 

Iesu, coròna vìrginum,
quem Mater illa còncipit
quae sola virgo pàrturit,
haec vota clemens àccipe.

Qui pascis inter lìlia
saeptus choréis vìrginum,
sponsus decòrus glòria
sponsìsque reddens praémia.

Quocùmque pergis, vìrgines
sequùntur, atque làudibus
post te canéntes cùrsitant
hymnòsque dulces pérsonant.

Te deprecàmur, làrgius
nostris adàuge méntibus
nescire prorsus òmnia
corruptiònis vùlnera.

Iesu, tibi sit glòria,
qui natus es de Vìrgine,
cum Patre et almo Spìritu,
in sempitérna saécula. Amen.

Oppure un altro inno o canto adatto approvato dall'autorità
ecclesiastica.

 

Ove si celebra come solennità o festa:

 

l ant. Ti ho consacrato tutta la mia vita:

ora, mio Sposo, vengo a te
con la lampada accesa.

 

SALMO 121

Quale gioia, quando mi dissero: *
«Andremo alla casa del Signore».
E ora i nostri piedi si fermano *
alle tue porte, Gerusalemme!

Gerusalemme è costruita *
come città salda e compatta.

Là salgono insieme le tribù, le tribù
secondo la legge di Israele, *
per lodare il nome del Signore.

Là sono posti i seggi del giudizio, *
i seggi della casa di Davide.

Domandate pace per Gerusalemme: *
sia pace a coloro che ti amano,
sia pace sulle tue mura, *
sicurezza nei tuoi baluardi.

Per i miei fratelli e i miei amici *
io dirò: «Su di te sia pace!».
Per la casa del Signore nostro Dio, *
chiederò per te il bene.

 

1 ant. Ti ho consacrato tutta la mia vita:

ora, mio Sposo, vengo a te
con la lampada accesa.

2 ant. Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.

 

SALMO 126

Se il Signore non costruisce la casa, *
invano vi faticano i costruttori.
Se la città non è custodita dal Signore *
invano veglia il custode.

 

Invano vi alzate di buon mattino,
tardi andate a riposare
e mangiate pane di sudore: *
il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.

Ecco, dono del Signore sono i figli, *
è sua grazia il frutto del grembo.
Come frecce in mano a un eroe *
sono i figli della giovinezza.

Beato l'uomo *
che piena ne ha la farètra:
non resterà confuso quando verrà alla porta *
a trattare con i propri nemici.

2 ant. Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.

3 ant. Mi ha resa invincibile
la fortezza di Cristo.

 

CANTICO (Cfr. Ef 1, 3-10) 

Benedetto sia Dio,
Padre del Signore nostro Gesù Cristo, *
che ci ha benedetti
con ogni benedizione spirituale nei cieli, in Cristo.
In lui ci ha scelti *
prima della creazione del mondo,
per trovarci, al suo cospetto, *
santi e immacolati nell'amore.
Ci ha predestinati *
a essere suoi figli adottivi
per opera di Gesù Cristo, *
secondo il beneplacito del suo volere,
a lode e gloria
della sua grazia, *
che ci ha dato
nel suo Figlio diletto.

 

In lui abbiamo la redenzione
mediante il suo sangue, *
la remissione dei peccati
secondo la ricchezza della sua grazia.

Dio l'ha abbondantemente riversata su di noi

con ogni sapienza e intelligenza, *
poiché egli ci ha fatto conoscere
il mistero del suo volere,

il disegno di ricapitolare in Cristo
tutte le cose, *
quelle del cielo
come quelle della terra.

Nella sua benevolenza
lo aveva in lui prestabilito *
per realizzarlo
nella pienezza dei tempi.

3 ant. Mi ha resa invincibile
la fortezza di Cristo.

 

LETTURA BREVE (1 Cor 7, 32.34)

Chi non è sposato si preoccupa delle cose del Signore,
come possa piacere al Signore! Così la donna non sposata, come la vergine,
si preoccupa delle cose del Signore, per essere santa nel corpo e nello spirito.

 

RESPONSORIO BREVE

R: Entrano con gioia le vergini *
alla festa di nozze.
Entrano con gioia le vergini alla festa di nozze.

V: Sono introdotte nel palazzo del re,
alla festa di nozze.
Gloria al Padre e al Figlio e allo Spirito Santo.
Entrano con gioia le vergini alla festa di nozze.

Ant. al Magn. Vieni, sposa di Cristo,
ricevi la corona che il Signore ti ha preparato.

 

INTERCESSIONI

Cristo, Verbo del Padre, ci chiama a edificare con pa-role e opere il suo Regno
di verità e di amore. A Lui innalziamo la nostra unanime preghiera:

Donaci il tuo Spirito, o Signore.

Cristo, Figlio di Dio, che sei venuto nel mondo ad annunziare l'amore del Padre
per tutti gli uomini,

accresci la nostra fede.

 

Cristo, servo obbediente del Padre, che proclami beato chi ascolta la Parola
di Dio e la mette in pratica,
fa' che sull'esempio della Vergine Maria ogni battezzato custodisca nel cuore
le tue parole.

 

Cristo, maestro buono, che doni la sapienza ai piccoli,

per intercessione di S. Clelia aiuta i catechisti a conoscere sempre più
i misteri del Regno.

Cristo, pastore delle anime, che fai risuonare la tua parola nella Chiesa,
fa' che la conoscenza della verità renda sempre più saldi i
vincoli di comunione fraterna.

Cristo, salvatore del mondo, suscita in mezzo a noi nuovi missionari del Vangelo,
perché la tua parola si diffonda e il nome del Signore sia glorificato
su tutta la terra.

Cristo, luce del mondo, che in questa vita terrena hai guidato i passi degli
operai del Vangelo,
fa' che raggiungano il premio da te promesso ai servi fedeli.

 

Padre nostro.

 

ORAZIONE

O Dio, che in santa Clelia Barbieri hai dato alla comunità cristiana
un esempio di vita evangelica e di carità al servizio dei poveri, concedi
anche a noi di seguire il Cristo mite e umile di cuore, per possedere l'eredità
del tuo regno. Per il nostro Signore.