S. Guarino

7 febbraio

SAN GUARINO, VESCOVO

Guarino

 

Memoria facoltativa

Guarino (Bologna, 1080 - Palestrina, 6 febbraio 1158), chierico della Cattedrale dí Bologna, per seguire una via di maggior perfezione entrò nella comunità dei Canonici Regolari di Sant'Agostino. Designato alla sede episcopale di Pavia, rifiutò costantemente questa dignità, ma infine cedette al comando di papa Lucio II, che lo annoverò fra i cardinali e lo nominò Vescovo di Palestrina (1145). Diede mirabile testimonianza di amore verso i poveri. Dopo la sua morte fu sepolto nella Cattedrale di Sant'Agapito martire. Alessandro III lo dichiarò santo nello stesso anno della morte.

Dal Comune dei pastori con salmodia del giorno dal salterio, eccetto quanto segue:

 
 

UFFICIO DELLE LETTURE

SECONDA LETTURA

Dai «Discorsi» di san Fulgenzio di Ruspe, vescovo (Disc. l, 2-3; CCL 91A, 889-890)

 

L'amministratore fedele e saggio

Il Signore, volendo definire l'ufficio particolare dei
servi da lui preposti al suo popolo, disse: «Qual è dunque l'amministratore fedele e saggio, che il Signore
porrà a capo della sua servitù, per distribuire a tempo
debito la razione di cibo? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà al suo lavoro» (Lc 12, 42-43).
Chi è questo padrone, fratelli? Senza dubbio Cristo,
il quale disse ai suoi discepoli: «Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perché lo sono» (Gv 13, 13). E qual è la famiglia di questo padrone? Precisamente quella che lo stesso Signore ha riscattato dal potere del nemico e ha acquistato al suo dominio. Questa famiglia è la santa Chiesa Cattolica, che si diffonde per tutta la terra con meravigliosa fecondità e si gloria di essere stata redenta dal sangue prezioso del suo Signore. «Il Figlio dell'uomo», infatti, come dice egli stesso, «non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti» (Mt 20, 28).

Egli è anche ìl buon pastore che ha dato la vita per le sue pecorelle. Pertanto il gregge del buon pastore costituisce la famiglia stessa del Redentore. Chi sia poi l'amministratore che deve essere fedele e saggio, ce lo dimostra l'apostolo Paolo, il quale parlando dí sé e dei suoi compagni, dice: «Ognuno ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. Ora, quanto si richiede negli amministratori è che ognuno risulti fedele» (1 Cor 4, 1-2).

Perché poi nessuno di noi pensi che solo gli apostoli siano costituiti amministratori e il servo pigro, abbandonando il dovere della milizia spirituale, possa infedelmente e insipientemente dormire, lo stesso beato Apostolo, dimostrando che anche.i vescovi sono amministratori, dice: «Il vescovo, come amministratore di Dio, dev'essere irreprensibile» (Tt 1, 7).

Siamo dunque servi del padre di famiglia, siamo amministratori del Signore, abbiamo ricevuto la razione di cibo che dobbiamo darvi.

Se poi ci domandiamo quale sia questa razione di cibo, ce la fa vedere ancora il beato apostolo Paolo quando dice: «Ciascuno secondo la misura dí fede che Dio gli ha dato» (Rm 12, 3).

Quella che Cristo chiama razione di cibo, Paolo chiama misura di fede, perché comprendiamo che il cibo spirituale non è altro che il venerabile sacramento della fede cristiana. Noi vi diamo nel nome del Signore questa razione di cibo ogni volta che, illuminati dal dono della grazia spirituale, vi parliamo secondo ì dettamì della vera fede; e voi ricevete la medesima porzione di cibo dalle mani degli amministratori del Signore, quando ogni giorno ascoltate la parola di verità dai ministri di Dio.

RESPONSORIO Mt 25, 21.20

R: Servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto: " prendi parte alla gioia del tuo Signore.

V: Tu mi hai consegnato cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque.

R: Prendi parte alla gioia del tuo Signore.

ORAZIONE

O Dio, che hai unito alla schiera dei santi pastori il vescovo Guarino, mirabile per l'ardente carità e per la fede intrepida che vince il mondo, per sua intercessione fa' che perseveriamo nella fede e nell'amore, per avere parte con lui alla tua gloria. Per il nostro Signore.