Conservate tra voi un amore forte

1Pietro 4,7-11

La fine di tutte le cose è vicina. Siate dunque moderati e sobri, per dedicarvi alla preghiera. 8Soprattutto conservate tra voi una carità fervente, perché la carità copre una moltitudine di peccati. 9Praticate l’ospitalità gli uni verso gli altri, senza mormorare. 10Ciascuno, secondo il dono ricevuto, lo metta a servizio degli altri, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. 11Chi parla, lo faccia con parole di Dio; chi esercita un ufficio, lo compia con l’energia ricevuta da Dio, perché in tutto sia glorificato Dio per mezzo di Gesù Cristo, al quale appartengono la gloria e la potenza nei secoli dei secoli. Amen!

 

Il richiamo al “giudizio di Dio” (vedi testo precedente) porta ad una affermazione radicale e audace: “La fine di tutte le cose è giunta”. “Fine” va intesa come “compimento” e non come distruzione.

Il compimento è dato dalla presenza nel mondo del Figlio di Dio, Gesù. In lui, tutto è arrivato al compimento e quindi tutto acquista il suo senso vero e ultimo. Non è più il tempo o i tempi, il regno o i regni transitori che segnano la fine/compimento, ma il mistero pasquale di Cristo. Il tempo è segnato dalla “sua ora”: morte, risurrezione, dono dello Spirito. E da questa “ora” prende avvio il tempo ultimo, il compimento di ogni cosa.

Perciò, dice Pietro, “siate giudiziosi/sapienti” … cosa che solo la preghiera vi donerà. Ma soprattutto: “Conservate tra voi un amore forte”. Sarà proprio questo amore forte che vi preparerà al giudizio di Dio, nel senso che sarà questo amore che “cancellerà una moltitudine di (vostri) peccati”.

Aggiunge: “Praticate l’ospitalità, senza mormorare”. Si tratta dell’ospitalità (mettere a disposizione un luogo) in ordine al servizio del culto ecclesiale, e in ordine al passaggio di discepoli che annunciavano il vangelo.

Conclude col richiamo ai servizi. Il servizio è un “carisma/dono”. Cioè, non va assimilato al semplice e più che lodevole volontariato, ma a una vera “amministrazione/dispensazione della grazia di Dio” [letteralmente “buoni economi della grazia di Dio”]. La grazia, il bene è di Dio: noi siamo soltanto amministratori. Dio ti dona e per questo ti … assume al suo servizio!

Il servizio poi scorre in varie direzioni: diffondere la parola di Dio, curare i bisognosi … In tutto e sempre “sia data gloria a Dio, per mezzo di Gesù Cristo”