Acqua immagine del battesimo che ora salva voi

1Pietro 3,13-22

E chi potrà farvi del male, se sarete ferventi nel bene? 14Se poi doveste soffrire per la giustizia, beati voi! Non sgomentatevi per paura di loro e non turbatevi, 15ma adorate il Signore, Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. 16Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con una retta coscienza, perché, nel momento stesso in cui si parla male di voi, rimangano svergognati quelli che malignano sulla vostra buona condotta in Cristo. 17Se questa infatti è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male, 18perché anche Cristo è morto una volta per sempre per i peccati, giusto per gli ingiusti, per ricondurvi a Dio; messo a morte nel corpo, ma reso vivo nello spirito. 19E nello spirito andò a portare l’annuncio anche alle anime prigioniere, 20che un tempo avevano rifiutato di credere, quando Dio, nella sua magnanimità, pazientava nei giorni di Noè, mentre si fabbricava l’arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate per mezzo dell’acqua. 21Quest’acqua, come immagine del battesimo, ora salva anche voi; non porta via la sporcizia del corpo, ma è invocazione di salvezza rivolta a Dio da parte di una buona coscienza, in virtù della risurrezione di Gesù Cristo. 22Egli è alla destra di Dio, dopo essere salito al cielo e aver ottenuto la sovranità sugli angeli, i Principati e le Potenze.

 

“Siete stati chiamati da Dio per avere in eredità la sua benedizione”.

Ma – sembra dire la comunità dei discepoli stranieri e per giunta perseguitata – c’è gente che ci fa del male. Risposta di Pietro: “Chi potrà farvi del male, se voi sarete sempre impegnati a fare del bene?”

C’è addirittura – continua la comunità – qualcuno che ci fa soffrire perché facciamo del bene”. Non abbiate paura, dice Pietro, continuate a testimoniare Cristo Signore. Ma non fatelo con arroganza o pretesa, piuttosto con una coscienza buona e con un comportamento mite e rispettoso. Sarà “la vostra buona condotta in Cristo (= da cristiani) la risposta più convincente.

Conclude Pietro: “Se (poiché) questa è la volontà di Dio, è meglio soffrire operando il bene che facendo il male”. Questo, non per vittimismo o eroismo, ma perché abbiamo avuto l’esempio da Cristo stesso. Cristo, non solo ha sofferto, ma è morto per noi: “lui, giusto per gli ingiusti”.

Così facendo, Cristo vi ha ricondotto a Dio. Non solo voi, ma tutti gli uomini che … lo avevano rifiutato. Pietro si richiama a Noè e altri otto che furono salvati dall’acqua. La salvezza ora ha il suo inizio nel battesimo, prefigurato appunto dall’acqua del diluvio.

Battesimo che Pietro così descrive. “Quest’acqua era una immagine del battesimo che ora salva voi. Il battesimo non è un lavaggio del corpo, per togliere via lo sporco; è invece una invocazione a Dio (noi diremmo un sacramento) fatta con buona coscienza. Il battesimo vi salva perché Cristo è risorto. Egli ora è in cielo, accanto a Dio, e regna sopra tutti gli angeli, le forse e le potenze celesti”.