La Legge fa conoscere ciò che è male

Romani 3,9-20

Che dunque? Siamo forse noi superiori? No! Infatti abbiamo già formulato l’accusa che, Giudei e Greci, tutti sono sotto il dominio del peccato, 10come sta scritto:
Non c’è nessun giusto, nemmeno uno,
11non c’è chi comprenda,
non c’è nessuno che cerchi Dio!
12Tutti hanno smarrito la via, insieme si sono corrotti;
non c’è chi compia il bene, non ce n’è neppure uno.
13La loro gola è un sepolcro spalancato,
tramavano inganni con la loro lingua,
veleno di serpenti è sotto le loro labbra,
14la loro bocca è piena di maledizione e di amarezza.
15I loro piedi corrono a versare sangue;
16rovina e sciagura è sul loro cammino
17e la via della pace non l’hanno conosciuta.
18Non c’è timore di Dio davanti ai loro occhi.
19Ora, noi sappiamo che quanto la Legge dice, lo dice per quelli che sono sotto la Legge, di modo che ogni bocca sia chiusa e il mondo intero sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio. 20Infatti in base alle opere della Legge nessun vivente sarà giustificato davanti a Dio, perché per mezzo della Legge si ha conoscenza del peccato.

 

I doni fatti da Dio al popolo ebraico sono tanti (visti ieri). Ma questo non permette al Israele di sentirsi superiore quanto alla morale o alle opere. E’ stato dimostrato infatti che “Giudei e Greci, tutti sono sotto il dominio del peccato (sono peccatori)”. Una lunga citazione della Scrittura, tratta dai Salmi, lo afferma. E lo afferma prima di tutto per il popolo giudaico, che qui è chiamato “quelli sotto la Legge”.

Ed ecco l’affermazione ultima e solenne: “In base alle opere della Legge nessun vivente sarà giustificato davanti a Dio, perché per mezzo della Legge si ha conoscenza del peccato”.

Le argomentazioni di Paolo non vogliono portare alla depressione o alla paura o alla indifferenza. Tutt’altro! Vogliono semplicemente togliere “il vanto”, la pretesa cioè di essere giusti davanti a Dio solo per il fatto che si possiede la Legge. Bisogna non solo possedere la Legge, ma compiere le opere della Legge. Per cui, “nessuno (Giudeo o Greco) sarà riconosciuto giusto grazie alle opere della Legge”. Di fatto … non le ha compiute!

Infine un’affermazione che non si riferisce soltanto alla Legge di Mosè, ma ad ogni Legge: quella di Mosè, quella in generale del mondo, quella della coscienza di ogni uomo. “La legge serve a far conoscere ciò che è male”.

Questo è un grande fatto positivo, ma … non è tutto a riguardo della giustizia/salvezza. Il potere della legge è quello e soltanto quello di indicare/far conoscere. E’ un grande potere, ma … non è tutto a riguardo della giustizia/salvezza. [Lo vedremo domani]