Domenica 16 Gennaio 2022 – II Tempo Ordinario – Anno C

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ANTIFONA

A te si prostri tutta la terra, o Dio.
A te canti inni, canti al tuo nome, o Altissimo. (Cf. Sal 65,4)

CANTO DI INGRESSO:

QUALE GIOIA

Rit. Quale gioia, mi dissero,
andremo alla casa del Signore,
Ora i piedi oh Gerusalemme
si fermano davanti a te.
Ora Gerusalemme
è ricostruita
come città salda,
forte e unita. Rit.
Salgono insieme
le tribù di Jahvè
per lodare il nome
del Signore d’Israele. Rit.
Là sono posti i seggi
della sua giustizia,
i seggi della casa,
della casa di Davide. Rit.

Prima Lettura: Dal Libro del profeta Isaia (Is 62,1-5)
Per amore di Sion non tacerò,
per amore di Gerusalemme non mi concederò riposo,
finché non sorga come aurora la sua giustizia
e la sua salvezza non risplenda come lampada.
Allora le genti vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria;
sarai chiamata con un nome nuovo,
che la bocca del Signore indicherà.
Sarai una magnifica corona nella mano del Signore,
un diadema regale nella palma del tuo Dio.
Nessuno ti chiamerà più Abbandonata,
né la tua terra sarà più detta Devastata,
ma sarai chiamata Mia Gioia
e la tua terra Sposata,
perché il Signore troverà in te la sua delizia
e la tua terra avrà uno sposo.
Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposeranno i tuoi figli;
come gioisce lo sposo per la sposa,
così il tuo Dio gioirà per te.
Parola di Dio
Salmo Responsoriale: Sal 95

Annunciate a tutti i popoli le meraviglie del Signore.

Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome.

Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie.

Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.

Prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
Egli giudica i popoli con rettitudine.

Seconda lettura: Dalla prima lettera di San Paolo Apostolo ai Corinzi (1Cor 12,4-11)

Fratelli, vi sono diversi carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversi ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diverse attività, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti.
A ciascuno è data una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune: a uno infatti, per mezzo dello Spirito, viene dato il linguaggio di sapienza; a un altro invece, dallo stesso Spirito, il linguaggio di conoscenza; a uno, nello stesso Spirito, la fede; a un altro, nell’unico Spirito, il dono delle guarigioni; a uno il potere dei miracoli; a un altro il dono della profezia; a un altro il dono di discernere gli spiriti; a un altro la varietà delle lingue; a un altro l’interpretazione delle lingue.
Ma tutte queste cose le opera l’unico e medesimo Spirito, distribuendole a ciascuno come vuole.

Parola di Dio

Alleluja, Alleluja, Alleluja!
Dio ci ha chiamati mediante il Vangelo,
per entrare in possesso della gloria
del Signore nostro Gesù Cristo.
Alleluja, Alleluja, Alleluja!

Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 2,1-11)

In quel tempo, vi fu una festa di nozze a Cana di Galilea e c’era la madre di Gesù. Fu invitato alle nozze anche Gesù con i suoi discepoli.
Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno vino». E Gesù le rispose: «Donna, che vuoi da me? Non è ancora giunta la mia ora». Sua madre disse ai servitori: «Qualsiasi cosa vi dica, fatela».
Vi erano là sei anfore di pietra per la purificazione rituale dei Giudei, contenenti ciascuna da ottanta a centoventi litri. E Gesù disse loro: «Riempite d’acqua le anfore»; e le riempirono fino all’orlo. Disse loro di nuovo: «Ora prendetene e portatene a colui che dirige il banchetto». Ed essi gliene portarono.
Come ebbe assaggiato l’acqua diventata vino, colui che dirigeva il banchetto – il quale non sapeva da dove venisse, ma lo sapevano i servitori che avevano preso l’acqua – chiamò lo sposo e gli disse: «Tutti mettono in tavola il vino buono all’inizio e, quando si è già bevuto molto, quello meno buono. Tu invece hai tenuto da parte il vino buono finora».
Questo, a Cana di Galilea, fu l’inizio dei segni compiuti da Gesù; egli manifestò la sua gloria e i suoi discepoli credettero in lui.

Parola del Signore

CANTO D’ OFFERTORIO: 

ECCO QUEL CHE ABBIAMO
Ecco quel che abbiamo
nulla ci appartiene ormai,
ecco i frutti della terra
che Tu moltiplicherai.
Ecco queste mani
puoi usarle, se lo vuoi,
per dividere nel mondo
il pane che Tu hai dato a noi.
Solo una goccia
hai messo fra le mani mie,
solo una goccia
che tu ora chiedi a me…
Una goccia che, in mano a te,
una pioggia diventerà
e la terra feconderà.
Ecco quel che abbiamo
nulla ci appartiene ormai,
ecco i frutti della terra
che Tu moltiplicherai.
Ecco queste mani
puoi usarle, se lo vuoi,
per dividere nel mondo
il pane che Tu hai dato a noi.
Le nostre gocce,
pioggia tra le mani tue,
saranno linfa di una nuova civiltà.
E la terra preparerà
la festa del pane che
ogni uomo condividerà.
Ecco quel che abbiamo
nulla ci appartiene ormai,
ecco i frutti della terra
che Tu moltiplicherai.
Ecco queste mani
puoi usarle, se lo vuoi,
per dividere nel mondo
il pane che Tu hai dato a noi.
Sulle strade, il vento
da lontano porterà
il profumo del frumento,
che tutti avvolgerà.
E sarà l’amore
che il raccolto spartirà
e il miracolo del pane
in terra si ripeterà.

PADRE NOSTRO che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome,  venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra.  Dacci oggi il nostro pane quotidiano,  e rimetti a noi i nostri debiti come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,  e non abbandonarci alla tentazione, ma liberaci dal male.”

CANTI DI COMUNIONE:

ISAIA 62
Io gioisco pienamente nel Signore,
la mia anima esulta nel mio Dio,
mi ha rivestito delle vesti di salvezza,
mi ha avvolto con il manto della giustizia.
Come uno sposo che si cinge il diadema,
come una sposa che si adorna di gioielli,
come la terra fa germogliare i semi,
così il Signore farà germogliare la giustizia.
Rit. Nessuno ti chiamerà più “Abbandonata”
né la tua terra sarà più detta “Devastata”
ma tu sarai chiamata
“Mio Compiacimento”
e la tua terra “Sposata”,
perché di te si compiacerà il Signore
e la tua terra avrà uno sposo.
Per amore di Sion
non mi terrò in silenzio,
per amore di Gerusalemme
non mi darò pace,
finché non sorga come stella
la sua giustizia,
la sua salvezza
non risplenda come lampada.
Allora i popoli vedranno la tua giustizia,
tutti i re la tua gloria,
ti si chiamerà con un nome nuovo
che la bocca del Signore avrà indicato.
Rit.
Sarai una magnifica corona
nella mano del Signore,
un diadema regale
nella palma del tuo Dio.
Sì, come un giovane sposa una vergine,
così ti sposerà il tuo creatore,
come gioisce lo sposo per la sposa,
così per te gioirà il tuo Dio.
Rit.

CANTO FINALE:

LODATE IL SIGNORE
Rit. Lodate il Signore
ed invocate il suo Nome.
Proclamate fra i popoli le sue opere.
Cantate a Lui con gioia,
contemplate tutti i suoi prodigi.
Gloriatevi del suo santo Nome,
gioisca il cuore di chi cerca il Signore.
Rit.
Cercate la sua potenza,
ricordate le sue meraviglie,
i suoi giudizi sopra tutta la terra,
esultino i giusti inneggiando al Signore.
Rit. (2 volte)
… le sue opere (2 volte)

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