Geremia 49,23-39
Su Damasco.
«Camat e Arpad sono piene di confusione,
perché hanno sentito una cattiva notizia;
esse sono agitate come il mare, sono in angustia,
non possono calmarsi.
24Spossata è Damasco,
volta le spalle per fuggire;
un tremito l’ha colta,
angoscia e dolori l’assalgono
come una partoriente.
25Come non potrebbe essere abbandonata
la città gloriosa, la città del tripudio?
26Perciò cadranno i suoi giovani nelle sue piazze,
tutti i suoi guerrieri periranno in quel giorno.
Oracolo del Signore degli eserciti.
27Darò fuoco alle mura di Damasco
e divorerà i palazzi di Ben-Adàd».
28Su Kedar e sui regni di Asor, che Nabucodònosor, re di Babilonia, sconfisse.
Così dice il Signore:
«Su, marciate contro Kedar,
saccheggiate i figli dell’oriente.
29Prendete le loro tende e le loro pecore,
i loro teli, tutti i loro attrezzi,
portate via i loro cammelli;
un grido si leverà su di loro: “Terrore all’intorno!”.
30Fuggite, andate lontano,
nascondetevi in un luogo segreto
o abitanti di Asor – oracolo del Signore –,
perché Nabucodònosor, re di Babilonia,
ha ideato un disegno contro di voi,
ha preparato un piano contro di voi.
31Su, marciate contro la nazione tranquilla,
che vive in sicurezza
– oracolo del Signore –
e non ha né porte né sbarre,
e vive isolata.
32I suoi cammelli diverranno preda
e la massa delle sue greggi bottino.
Disperderò a tutti i venti
coloro che si radono le tempie,
da ogni parte farò venire la loro rovina.
Oracolo del Signore.
33Asor diventerà rifugio di sciacalli,
una desolazione per sempre;
non vi abiterà alcuna persona
né vi dimorerà essere umano».
34Parola che il Signore rivolse al profeta Geremia riguardo a Elam all’inizio del regno di Sedecìa, re di Giuda.
35«Dice il Signore degli eserciti:
Ecco, io spezzerò l’arco di Elam,
il nerbo della sua potenza.
36Farò venire contro Elam i quattro venti
dalle quattro estremità del cielo
e li disperderò davanti a questi venti;
non ci sarà nazione
in cui non giungeranno
i profughi di Elam.
37Incuterò terrore negli Elamiti davanti ai loro nemici
e davanti a coloro che vogliono la loro vita;
manderò su di loro la sventura,
la mia ira ardente.
Oracolo del Signore.
Manderò la spada a inseguirli,
finché non li avrò sterminati.
38Porrò il mio trono su Elam
e farò scomparire il suo re e i suoi capi.
Oracolo del Signore.
39Ma negli ultimi giorni
cambierò la sorte di Elam».
Oracolo del Signore.
“Damasco e i palazzi di Ben-Adad” rappresentano una forza che ha creato molte tribolazioni a Israele/Giuda. Ora, anch’essa è “nell’angoscia e nel dolore come una partoriente”, essa che amava dirsi “la città gloriosa, la città della gioia di Dio”.
Una parola del profeta anche sulle regioni meridionali dello scacchiere medio orientale, qui chiamate “figli dell’oriente”. Si tratta di popoli pastori e commercianti, e quindi nomadi. Non sono dunque una potenza militare. Sono piuttosto una “nazione tranquilla, che vive in sicurezza e non ha né porte né sbarre, e vive isolata”. Anche chi si crede sicuro nel suo isolamento … sarà colpito con la desolazione. Niente ti dà sicurezza per sempre!
L’autore/redattore ha raccolto anche un’altra parola del profeta, pronunciata su/contro Elam, una terra lontana a est di Babilonia. Il popolo di Elam è celebre per la bravura dei suoi arcieri, ed è una continua minaccia per Babilonia. Elam non vincerà per il momento, ma … “negli ultimi giorni cambierò le sorti di Elam”. [Velato annuncio della potenza persiana con Ciro?]
Quest’ultimo oracolo fa vedere come la potenza di Nabucodonosor, re di Babilonia, abbia umiliato i vari popoli del mondo: popoli fiduciosi in se stessi, nella loro potenza, e anche nel loro isolamento/pace, e anche nei loro dèi … Nello stesso tempo annuncia velatamente che le cose cambieranno. Babilonia, la superba vincitrice di tutto e di tutti, sarà essa stessa umiliata. [Lo vedremo nei due lunghissimi capitoli 50 e 51]