Milcom andrà in esilio

Geremia 49,1-6
Sugli Ammoniti.
Così dice il Signore:
«Israele non ha forse figli,
non ha forse un erede?
Perché Milcom ha ereditato la terra di Gad
e il suo popolo ne ha occupato le città?
2Perciò ecco, verranno giorni
– oracolo del Signore –
nei quali io farò udire fragore di guerra
a Rabbà degli Ammoniti;
essa diventerà un cumulo di rovine,
i suoi villaggi saranno consumati dal fuoco,
Israele spoglierà i suoi spogliatori,
dice il Signore.
3Urla, Chesbon, arriva il devastatore;
gridate, villaggi di Rabbà,
cingetevi di sacco, innalzate lamenti
e andate raminghi con tagli sulla pelle,
perché Milcom andrà in esilio,
con i suoi sacerdoti e i suoi capi.
4Perché ti vanti delle tue valli, figlia ribelle?
Confidi nei tuoi tesori ed esclami:
“Chi verrà contro di me?”.
5Ecco, io manderò su di te il terrore
– oracolo del Signore, Dio degli eserciti –
da tutti i dintorni.
Voi sarete scacciati, ognuno per la sua via,
e non vi sarà nessuno che raduni i fuggiaschi.
6Ma dopo cambierò la sorte
degli Ammoniti».
Oracolo del Signore.

 

Come Moab, Ammon è un piccolo regno a est del Giordano. La capitale è Rabbat-Ammon (l’attuale Amman)

Era un territorio abitato dagli ebrei, precisamente dalla tribù di Gad. Ma Ammon ha vessato più e più volte la tribù di Gad, tanto da eliminarla da quella terra. In un certo senso e in una lettura “religiosa”, Milcom (divinità di Ammon) è stato più forte del Dio di Israele! E ha regalato questo territorio al re e al popolo ammonita.

Ma le cose non potevano durare per sempre: alla fine è il Dio di Israele che è più forte. Di fatto: “Milcom andrà in rovina, con i suoi sacerdoti e i suoi capi”.

Ad Ammon si fanno gli stessi rimproveri che a Moab: “Perché ti vanti delle tue (fertili) valli, figlia ribelle? Confidi nei tuoi tesori ed esclami: Chi verrà contro di me?”.

Sono la forza propria e la sicurezza di sé che vengono “rimproverate”. Se c’è abbandono della propria forza e della propria sicurezza (l’esilio lo farà capire molto bene!) allora ci sarà nuovamente fecondità e vita.

Gli oracoli che stiamo leggendo non sono “condanna all’inferno”, ma ammonizione o … ultima chiamata. Per questo è scritto (come per Moab) una parola di speranza e consolazione: “Ma dopo cambierò la sorte degli Ammoniti”. E non certo in peggio!