Il cuore di questo salmo è … “invocami, sto in attesa”.
Le parole (preghiera) dette al Signore sono come un gemito o sospiro o grido strozzato o “lamento”.Grido che va fatto al mattino, e che mira non solo alla sconfitta dei “molti” che fanno danni nel mondo, ma ad accogliere il dono della fedeltà a Dio nella prova.
“Guidami, Signore, nella tua giustizia … Spiana davanti a me la tua strada”. Al contrario: “Condanna i molti … Perché a te si sono ribellati”.
La condanna consiste non tanto nella cacciata all’inferno, ma nella neutralizzazione dei loro piani malvagi, delle trame, dei loro delitti.
La fiducia/attesa che anima la preghiera/lamento e’ fondata non sulle proprie potenzialità , ma “sulla tua grande misericordia”.