Non vollero dargli ascolto

 

Atti 7,23-43

“A quarant’anni” si è nella pienezza della vita. Mosè “potente in parole e opere” vuole visitare/salvare i figli di Israele. Ma lo fa secondo l’educazione ricevuta, e cioè nella linea della vendetta.

I figli di Israele non compresero che Dio dava loro salvezza per mezzo suo. Mosè fugge e, anche lui, va a vivere da straniero!

“Passati quarant’anni”, cioè a ottant’anni, si è nel declino della vita. Ma è proprio in questo momento che Dio chiama Mosè: “Vieni, io ti mando in Egitto”. Lo mandò come capo e liberatore, lui che gli Israeliti avevano rinnegato. Per mezzo suo fece uscire Israele, compiendo segni e prodigi nella terra d’Egitto.

“Ma i nostri padri non vollero dargli ascolto, anzi lo respinsero”.

[Anche in questa parte centrale del discorso notiamo parole e verbi che richiamano profeticamente la persona/vicenda di Gesù. a) Mosè è potente in parole e opere; b) “salì nel cuore di lui (decise) di visitare i fratelli; c) non compresero che Dio dava la salvezza per mezzo suo; d) questo Mosè che essi avevano rinnegato; e) non vollero dargli ascolto, anzi lo respinsero]