Colui che mangia con me mi tradirà

 

Marco 14,10-21

Il congegno a inganno si perfeziona con la partecipazione di un apostolo. La consegna di Gesù ai suoi avversari avviene tramite uno dei Dodici (10).

Il Maligno aveva già sviato il cuore di Giuda. Ora Giuda, pur rimanendo fisicamente vicino a Gesù, cerca  … il modo di consegnarlo (11).

Gesù aveva chiamato Giuda e gli altri perché fossero/stessero con lui (3,14). Ma questo stare con Gesù – per Giuda – diventa la via o l’opportunità per … allontanare/consegnare Gesù! [Siamo al massimo della ipocrisia]

I discepoli preparano la Pasqua, secondo le indicazioni di Gesù stesso (12ss). La stanza della cena era una grande sala, arredata e già pronta. E’ singolare vedere che i discepoli preparano, ma … tutto è già pronto! C’è un disegno/volontà di Dio che si sta realizzando: Gesù faticosamente e amorevolmente lo sta accogliendo, indicandone i vari passaggi.

Chi è colui che consegna Gesù? “Uno di voi, colui che mangia con me … uno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto” (18.20). Sono parole che rivelano non tanto la persona precisa, ma la prossimità, anzi la familiarità di colui che consegnerà Gesù. Non si tratta di un avversario, ma di uno che condivide amicizia, familiarità e vita (mangia con me).

Il disegno di Dio (è questo il senso della parola sta scritto) contempla la consegna di Gesù, ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene consegnato.

Guai … allora, e anche oggi!