Il Figlio dell’uomo, Signore del sabato

 

2,23-28

Sempre a riguardo delle pratiche, osservate per amore della Legge mosaica, i farisei contestano un comportamento nuovo o diverso dei discepoli di Gesù.

Siamo in giorno di sabato, giorno di riposo assoluto per il Signore. I discepoli invece fanno due cose che non si possono fare: camminano, forse più del permesso in giorno di sabato; ma soprattutto raccolgono le spighe, cioè … fanno qualcosa, lavorano, mietono.

Ma anche Davide coi suoi compagni – dice Gesù – ha fatto quello che non si poteva fare. Lo ha fatto per necessità, perché aveva fame (25).

Conclude Gesù: “Il sabato è stato fatto per l’uomo e non l’uomo per il sabato” (27). Il sabato, cioè, deve portare bene all’uomo: se ha fame deve mangiare …

“Il Figlio dell’uomo – aggiunge – è signore anche del sabato” (28). La pratica più importante e qualificante del popolo d’Israele è visitata e interpretata da Gesù che si pone come Figlio dell’uomo, vale a dire, come Giudice, come … Dio stesso! E’ Dio infatti il Signore del sabato!

Dunque, Gesù è Medico, Sposo, Giudice e Signore del sabato. Come si può notare, stiamo percorrendo dispute che assumono un carattere di rivelazione riguardo a Gesù.