Va’ e grida a Gerusalemme

Geremia 2,1-8

Mi fu rivolta questa parola del Signore:
2«Va’ e grida agli orecchi di Gerusalemme:
Così dice il Signore:
Mi ricordo di te, dell’affetto della tua giovinezza,
dell’amore al tempo del tuo fidanzamento,
quando mi seguivi nel deserto,
in terra non seminata.
3Israele era sacro al Signore,
la primizia del suo raccolto;
quanti osavano mangiarne, si rendevano colpevoli,
la sventura si abbatteva su di loro.
Oracolo del Signore.
4Udite la parola del Signore, casa di Giacobbe,
voi, famiglie tutte d’Israele!
5Così dice il Signore:
Quale ingiustizia trovarono in me i vostri padri
per allontanarsi da me
e correre dietro al nulla,
diventando loro stessi nullità?
6E non si domandarono: “Dov’è il Signore
che ci fece uscire dall’Egitto,
e ci guidò nel deserto,
terra di steppe e di frane,
terra arida e tenebrosa,
terra che nessuno attraversa
e dove nessuno dimora?”.
7Io vi ho condotti in una terra che è un giardino,
perché ne mangiaste i frutti e i prodotti,
ma voi, appena entrati, avete contaminato la mia terra
e avete reso una vergogna la mia eredità.
8Neppure i sacerdoti si domandarono:
“Dov’è il Signore?”.
Gli esperti nella legge non mi hanno conosciuto,
i pastori si sono ribellati contro di me,
i profeti hanno profetato in nome di Baal
e hanno seguito idoli che non aiutano.

 

Incomincia di fatto il ministero di Geremia. Il fine del suo ministero è “edificare e piantare”, ma è necessario cominciare da “sradicare e demolire, distruggere e abbattere”. (vedi 1,10).

La parola demolitrice di Geremia è rivolta prima di tutto a Gerusalemme. Geremia parla con “le parole di Dio” e non con le sue.

Mi ricordo di te- in realtà è il Signore che ci parla! – mi ricordo dell’amore che ti ho dato quando eri giovane (non ancora sposata con me). Amore che ti dava forza e slancio per seguirmi: mi appartenevi, eri “mia”.

E poi, … cosa è successo? Mi hai dimenticato! Ho forse agito male con te, tanto da costringerti a darti agli idoli. Nonn mi hai più cercato. Ti sei dimenticata di quanto ho fatto per te in Egitto, nel cammino del deserto, nella terra che ti ho dato (era un … giardino!), dei frutti che hai mangiato … e tanto altro! Come sono belle, dolci e struggenti queste parole/fatti d’amore!

Continua. Tutti mi hanno dimenticato e si sono ribellati: i sacerdoti, gli esperti della legge, i pastori (sono i re), i profeti che hanno ascoltato false divinità …

Geremia (Dio) sta demolendo, a partire … “dall’alto”! E’ sempre dalla “testa” che bisogna incominciare! Non pensiamo però solo alla testa come “capi o guide”, ma alla “nostra testa/mente”, alla nostra mentalità, pensieri, progetti, scelte, decisioni … che spesso dimenticano Dio. E’ proprio da lì che deve partire la doverosa demolizione.