Ho sempre pensato a te!

Geremia 1,1-10

Parole di Geremia, figlio di Chelkia, uno dei sacerdoti che risiedevano ad Anatòt, nel territorio di Beniamino. 2A lui fu rivolta la parola del Signore al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, l’anno tredicesimo del suo regno, 3e successivamente anche al tempo di Ioiakìm, figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell’anno undicesimo di Sedecìa, figlio di Giosia, re di Giuda, cioè fino alla deportazione di Gerusalemme, avvenuta nel quinto mese di quell’anno.
4Mi fu rivolta questa parola del Signore:
5«Prima di formarti nel grembo materno, ti ho conosciuto,
prima che tu uscissi alla luce, ti ho consacrato;
ti ho stabilito profeta delle nazioni».
6Risposi: «Ahimè, Signore Dio!
Ecco, io non so parlare, perché sono giovane».
7Ma il Signore mi disse: «Non dire: “Sono giovane”.
Tu andrai da tutti coloro a cui ti manderò
e dirai tutto quello che io ti ordinerò.
8Non aver paura di fronte a loro,
perché io sono con te per proteggerti».
Oracolo del Signore.
9Il Signore stese la mano
e mi toccò la bocca,
e il Signore mi disse:
«Ecco, io metto le mie parole sulla tua bocca.
10Vedi, oggi ti do autorità
sopra le nazioni e sopra i regni
per sradicare e demolire,
per distruggere e abbattere,
per edificare e piantare».

 

Geremia è un sacerdote che non esercita il suo ministero a Gerusalemme, ma che è chiamato dal Signore a parlare al regno di Giudea in Gerusalemme. La sua attività si svolge dal 626 al 586 avanti Cristo: tempo drammatico, perché Gerusalemme sta per essere conquistata dal re di Babilonia, Nabucodonosor.

 

Ascoltiamo le parole del Signore che chiama il profeta. Ognuno però le ascolti come rivolte a se stesso e rifletta.

“Io ti ho conosciuto … “. Io pensavo a te da sempre – dice il Signore – ti avevo già scelto, ti avevo consacrato profeta per annunziare il mio messaggio a tutti gli uomini. Chiedo che tu sia uno che parli di me, che mi rappresenti in mezzo alla gente.

Signore, mio Dio, come farò? Sono troppo giovane e non ho i titoli per farlo. Che figura faccio davanti agli altri!

Non preoccuparti – dice il Signore – tu và! Non devi dire niente di te stesso. Devi … devi ascoltare quello che ti dico io. Non aver paura: io sono con te e ti difendo! Ti metto le mie parole sulle tue labbra. Le parole che io ti dico saranno la tua autorità, la tua forza, il tuo coraggio.

Dunque, ascolta bene! Il tuo compito sarà duro e faticoso: investirai te stesso e il popolo in un cammino che sarà demolizione e costruzione, distruzione e piantagione, punizione e grazia … morte e vita!