Il “segno” della morte

Matteo 12,33-45

Prendete un albero buono, anche il suo frutto sarà buono. Prendete un albero cattivo, anche il suo frutto sarà cattivo: dal frutto infatti si conosce l’albero. 34Razza di vipere, come potete dire cose buone, voi che siete cattivi? La bocca infatti esprime ciò che dal cuore sovrabbonda. 35L’uomo buono dal suo buon tesoro trae fuori cose buone, mentre l’uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori cose cattive. 36Ma io vi dico: di ogni parola vana che gli uomini diranno, dovranno rendere conto nel giorno del giudizio; 37infatti in base alle tue parole sarai giustificato e in base alle tue parole sarai condannato».
38Allora alcuni scribi e farisei gli dissero: «Maestro, da te vogliamo vedere un segno». 39Ed egli rispose loro: «Una generazione malvagia e adultera pretende un segno! Ma non le sarà dato alcun segno, se non il segno di Giona il profeta. 40Come infatti Giona rimase tre giorni e tre notti nel ventre del pesce, così il Figlio dell’uomo resterà tre giorni e tre notti nel cuore della terra. 41Nel giorno del giudizio, quelli di Ninive si alzeranno contro questa generazione e la condanneranno, perché essi alla predicazione di Giona si convertirono. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Giona! 42Nel giorno del giudizio, la regina del Sud si alzerà contro questa generazione e la condannerà, perché ella venne dagli estremi confini della terra per ascoltare la sapienza di Salomone. Ed ecco, qui vi è uno più grande di Salomone!
43Quando lo spirito impuro esce dall’uomo, si aggira per luoghi deserti cercando sollievo, ma non ne trova. 44Allora dice: “Ritornerò nella mia casa, da cui sono uscito”. E, venuto, la trova vuota, spazzata e adorna. 45Allora va, prende con sé altri sette spiriti peggiori di lui, vi entrano e vi prendono dimora; e l’ultima condizione di quell’uomo diventa peggiore della prima. Così avverrà anche a questa generazione malvagia».

 

I severi monti che ascoltiamo oggi prendono avvio dal fatto che i farisei “parlano/pensano” con e contro Gesù. [Non dimentichiamo che i farisei hanno già progettato la morte di Gesù!] Il loro “parlare/pensare” è un frutto cattivo che procede da un albero cattivo. Dirà Gesù in modo più concreto: (procede) da voi che siete cattivi!

L’ammonimento di Gesù si apre a tutti gli uditori … “ma io dico a voi”. Gesù chiede di stare attenti alle parole che diciamo. Dal momento che le parole vengono dal cuore/testa non sono innocue o altro da noi, ma sono già … noi, sono già … opere! Pertanto: le parole o costruiscono o demoliscono. Tradotto: noi o costruiamo o demoliamo.

Ai farisei si uniscono gli scribi. Essi chiedono un segno a Gesù. La risposta allarga l’orizzonte a “questa generazione malvagia e adultera”. Ebbene, “questa generazione”, che ha visto tanti segni (miracoli, guarigioni, parole … ), avrà un ultimo segno scandaloso: la morte di Gesù. Morte che, in questo caso, significa il suo scomparire terreno dal loro orizzonte.

Che altro segno dare oltre alla predicazione di Gesù che è ben più di Giona! Che altro segno dare oltre la sapienza di Gesù che è ben più di Salomone!. E’ la parola/predicazione di Gesù, unita alla sapienza/opera il grande segno. E’ questo e solo questo che deve convertire le persone.

Il lungo brano di oggi (in verità troppo lungo!) chiude il discorso col richiamo al demonio, così come lo aveva iniziato. E’ un monito perché “questa generazione malvagia” provi ad ascoltare Gesù. La presenza terrena di Gesù ha segnato una vittoria sul demonio, ma se questa generazione malvagia non ascolta Gesù e non lo fa abitare davvero nella casa/vita, anzi lo rifiuta e lo uccide … allora la casa vuota … di Gesù sarà occupata dal suo avversario, Satana.

E’ un forte invito ad accogliere Gesù e a perseverare nella fede in lui, fede che deve trasformarsi in parole/opere buone, in “frutto buono”.