Amnon è ucciso, Assalonne è fuggito

2Samuele 13,23-39

Due anni dopo, Assalonne aveva i tosatori a Baal-Asor, presso Èfraim, e invitò tutti i figli del re. 24Andò dunque Assalonne dal re e disse: «Ecco, dal tuo servo ci sono i tosatori. Venga dunque anche il re con i suoi servi a casa del tuo servo!». 25Ma il re disse ad Assalonne: «No, figlio mio, non verremo tutti, perché non ti siamo di peso». Sebbene insistesse, il re non volle andare e gli diede la sua benedizione. 26Allora Assalonne disse: «Ma almeno venga con noi Amnon, mio fratello». Il re gli rispose: «Perché dovrebbe venire con te?». 27Ma Assalonne tanto insisté che Davide lasciò andare con lui Amnon e tutti i figli del re. Assalonne fece un banchetto da re 28e diede quest’ordine ai domestici: «Badate, quando Amnon avrà il cuore allegro per il vino e io vi dirò: “Colpite Amnon!”, voi allora uccidetelo e non abbiate paura. Non ve lo comando io? Siate forti e coraggiosi!». 29I domestici di Assalonne fecero ad Amnon come Assalonne aveva comandato. Allora tutti i figli del re si alzarono, montarono ciascuno sul proprio mulo e fuggirono. 30Mentre essi erano ancora per strada, giunse a Davide questa notizia: «Assalonne ha ucciso tutti i figli del re e neppure uno è scampato». 31Allora il re si alzò, si stracciò le vesti e si gettò per terra; tutti i suoi servi che stavano là si stracciarono le vesti. 32Ma Ionadàb, figlio di Simeà, fratello di Davide, disse: «Non dica il mio signore che tutti i giovani figli del re sono stati uccisi, poiché il solo Amnon è morto: da Assalonne era stato deciso fin da quando egli aveva fatto violenza a sua sorella Tamar. 33Ora non pensi il mio signore che tutti i figli del re siano morti, poiché il solo Amnon è morto 34e Assalonne è fuggito». Il giovane che stava di sentinella alzò gli occhi, guardò, ed ecco venire una gran turba di gente per la strada di Coronàim, dal lato del monte, sulla discesa. La sentinella venne ad avvertire il re e disse: «Ho visto uomini scendere per la strada di Coronàim, dal lato del monte». 35Allora Ionadàb disse al re: «Ecco i figli del re che arrivano; la cosa sta come il tuo servo ha detto». 36Come ebbe finito di parlare, ecco giungere i figli del re, i quali alzarono grida e piansero; anche il re e tutti i suoi servi fecero un gran pianto. 37Intanto Assalonne era fuggito ed era andato da Talmài, figlio di Ammiùd, re di Ghesur. Il re fece il lutto per suo figlio per lungo tempo. 38Assalonne rimase tre anni a Ghesur, dove era andato dopo aver preso la fuga. 39Poi il re Davide cessò di sfogarsi contro Assalonne, perché si era consolato per la morte di Amnon.

 

Dalla violenza su Tamar trascorrono due anni (un tempo breve!). Sono anni inquinati dal silenzio colpevole di Davide, dalla strafottenza del figlio primogenito Amnon e soprattutto dall’odio custodito dal fratello Assalonne. Tutta questa miscela non può non esplodere!

Assalonne fa una grande festa (festa dei tosatori) e invita il re. Davide non va, adducendo varie scuse, ma … “invia” (con presentimento? senso di colpa?) il figlio Amnon. Durante la festa Amnon viene ucciso. Situazione: Amnon (figlio!) è ucciso e Assalonne (figlio!) è fuggito.

E’ come la copia del fatto di Uria in guerra contro gli Ammoniti. Anche allora fu riferito a Davide che non tutto Israele era stato ucciso, ma il solo Uria; ora … non tutti i figli sono stati uccisi, ma il solo Amnon.

Altra copia/somiglianza. Davide si consolò dopo la morte del bimbo concepito da Betsabea; ora … si consola, dopo un lungo lutto, per la morte del figlio Amnon.

E’ la spada che volteggia e colpisce la famiglia di Davide! … Dio non sta punendo nessuno, ma è il peccato stesso che fa marcire tutte le cose con un potere invasivo e distruttivo incredibile.