Dio è luce e in lui non c’è tenebra alcuna

1Gv 1,5-2,2

“Questo è il messaggio che abbiamo udito da lui”. La comunità apostolica parla per quello che ha udito da Gesù.

“Dio è luce e in lui non ci sono tenebre”. Dio è luce = Dio è amore/vita. In lui non ci sono tenebre = in Dio non ci sono odio/morte.

Incomincia tutta una serie di “se … ” che aprono a esortazioni consequenziali. Se diciamo di essere in comunione con Dio e non amiamo, siamo bugiardi e non “mettiamo in pratica la verità”, cioè non siamo fedeli a lui.

Se invece “camminiamo nella luce” cioè amiamo, allora siamo in comunione gli uni con gli altri. La comunione, poi, è frutto del “sangue di Cristo (la morte che) ci purifica da ogni peccato”.

Cosa può succedere in questo nostro cammino? Può succedere che di fatto “ora” noi pecchiamo, ma diciamo di essere “ora” senza peccato; in questo caso “inganniamo noi stessi”. E’ meglio confessare i propri peccati, perché Dio vuole solo e sempre perdonarci.

Può succedere che diciamo di non avere peccato “mai”, cioè di non appartenere al mondo dei peccatori. In questo caso facciamo di Dio un bugiardo: vuol dire che non siamo in ascolto della sua parola (che attesta che siamo peccatori).

Conclusione: “Vi scrivo perché non pecchiate”, quindi perché vi impegniate. Ma se qualcuno ha peccato (= quando tutti noi pecchiamo!) … Gesù Cristo ha dato la vita per noi e per il mondo intero. Egli è presso il Padre come nostro Paraclito, egli è il Giusto … Questo ci dà speranza/certezza di aiuto/perdono.