Temi Dio

Qoelet 4,17-5,6

C’è anche il rapporto con Dio che si attua nel culto tra le “provocazioni” di Qoelet.

Il cuore del culto non è “offrire” qualcosa o parole, ma “ascoltare”. Ascoltare l’insegnamento di Dio e quindi obbedire alle sue parole. Dunque, “pensa a come ti comporti nella vita”: è questo il senso di “bada ai tuoi passi”.

Altro ammonimento. Non fare tante chiacchiere con Dio, ma pensa bene a quello che dici. Ricordati che Dio è in cielo e tu sei sulla terra. Perciò, pesa le tue parole e non confidare nella tua prolissità.

Altro ammonimento ancora: guai a chi è negligente (con Dio). Piuttosto fa quello che gli hai promesso.

Infine, non scherzare con Dio e non fare il furbo!. Non dire: ma io pensavo, credevo, non sapevo … Invece di scusarti e cercare alibi, “temi Dio”.

Si ritorna a quanto detto prima: il vero culto non è fatto di parole, ma di ascolto. E l’ascolto si realizza nel “timore di Dio” = osservanza delle sue parole.