Te beato, Israele

Deuteronomio 33,12-29

Beniamino è amato dal Signore ed è da lui protetto (per la presenza di un santuario?).

Giuseppe è chiamato “principe dei suoi fratelli” e riceve da Dio ogni benedizione della e dalla terra. Efraim e Manasse formano la “casa di Giuseppe” che sarà molto forte (regno di Samaria).

Zabulon e Issacar godono beni, tanto che convocano i popoli, cioè le altre tribù sulla montagna (Tabor?).

Gad è oltre il Giordano godeva di grandi prodigi, anche perché difendeva da popoli nomadi.

Dan stabilitosi al Nord vicino al monte Ermon è un giovane leone che deve difendersi.

Neftali sul mar Mediterraneo (commercio) è sazio di favori e colmo delle benedizioni del Signore.

Aser significa felice/benedetto e così è!

La benedizione si conclude in modo corale: viene cantata l’unicità di Dio e nello stesso tempo l’unicità di Israele. È così che Israele abita “tranquillo/sicuro”, “da solo”.

“Te beato, Israele! Chi è come te, popolo salvato dal Signore?”.

I popoli verranno ma non faranno più paura e da loro Israele non sarà più affascinato.

Sarai tu il vincitore! È questo il senso della frase “camminerai sul loro dorso”.