Parole dell’alleanza nella terra di Moab

Deuteronomio 28,69-29,8

“Queste sono le parole dell’alleanza che il Signore ordinò a Mosè di stabilire per gli Israeliti nella terra di Moab, oltre ( a fianco) l’alleanza che aveva stabilito con loro sull’Oreb”,

Queste leggi, dunque, sono date “nella terra di Moab” e non “all’Oreb/Sinai”. La legge del Sinai aveva come scopo principale l’alleanza con Dio e la celebrazione del culto come servizio a Dio. Le leggi “nella terra di Moab” (ai bordi della Terra) aiutano il popolo a vivere concretamente nella Terra. Sono come “le condizioni” perché l’alleanza possa sopravvivere.

Esse rispecchiano i problemi e la fatica del vivere nella Terra … al ritorno dall’esilio (esilio evocato nel fatto che Moab è oltre il Giordano verso Babilonia). La fatica nasce dal fatto che Israele non è solo sulla Terra, ma vive coi popoli che hanno una cultura diversa. Come e cosa fare per rimanere nei fatti “il popolo dell’alleanza” in questa situazione nuova? Ecco il senso delle tante leggi, a volte anche un po’ strane!

Questa fatica è bene espressa da quanto dice Mosè: “Fino ad oggi il Signore non vi ha dato una mente (cuore) per comprendere né occhi per vedere né orecchi per udire!. Tradotto: Non avete obbedito alla voce del Signore! Eppure  il Signore vi ha sempre aiutato nel deserto ….

E allora “osservate le parole di questa alleanza e mettetele in pratica, perché abbiate successo in tutto ciò che farete”. L’insistenza è su questo “tutto ciò che farete”. Le leggi scendono e si debbono concretizzare “in tutto ciò che farete”. Il successo ottenuto è … il farle!