“Lo stolto pensa (lett.: dice nel suo cuore)”.
Il pensare è un progettate/volere avendo una certezza propria. La certezza dello stolto è questa: “Dio non c’è”. Vuol dire: Dio non vede e non fa niente nella storia, quindi faccio tutto io e come pare a me!
Dunque, è questa la corruzione che guida una storia senza Dio. Corruzione che si traduce nell’agire male verso il prossimo. Infatti: “Divorano il mio popolo come il pane e non invocano Dio (facendo se stessi … dio).
Questi stolti/corrotti hanno creduto di sottomettere il mondo con le loro trame oscure, ma … “Dio li ha respinti/dispersi”. Dio li ha già dispersi, nel senso che li tiene sotto controllo, ma … storicamente continuano a fare danni!
Allora, il popolo aspetta quel giorno nel quale “Dio ristabilirà le sorti del suo popolo”, aspetta la salvezza da Sion: dal Dio che ha scelto Sion/Gerusalemme.
Avvertiamo molto bene che anche questo salmo, come quasi tutti gli altri, è detto/pregato da un popolo che è in esilio … lontano da Sion. In un certo senso, anche noi siamo in esilio e aspettiamo!