La Pasqua era chiamata anche Festa degli Azzimi (pani senza lievito). Celebrava la liberazione del popolo dalla schiavitù d’Egitto e il suo peregrinare nel deserto fino al raggiungimento della Terra.
Israele, a pieno organico (capi dei sacerdoti e scribi), cerca il modo per uccidere Gesù, ma teme il popolo che, invece, ascolta/segue Gesù (21,38).
Scende in campo, in modo duro e decisivo, un personaggio che già aveva messo alla prova Gesù. E’ Satana, l’Avversario. Il campo che Satana trova pronto è il cuore di uno dei Dodici, Giuda.
Gesù insegna ogni giorno nel tempio, e allora … bisogna trattare coi sacerdoti e le guardie del tempio.
Tutto il popolo ogni giorno di buon mattino andava nel tempio per ascoltare Gesù. Giuda all’incontrario, guidato da Satana, “cerca l’occasione propizia per consegnare Gesù ai capi”.
Avverrà che, in luogo della liberazione dalla schiavitù (senso della Pasqua) ci sarà la consegna/cattura di Gesù; in luogo dell’uccisione dell’agnello, ci sarà l’uccisione di Gesù, Figlio di Dio.
Satana vuole vincere a tutti i costi la prova con Gesù. Gli toglierà l’esistenza terrena, ma non la vita vera. [Così sarà anche per i discepoli, cfr 12,4]