Devo fermarmi a casa tua

Luca 19,1-10

 

“Signore, che io veda di nuovo”, aveva detto il cieco nei pressi di Gerico (18,41).

Ora “entrato in Gerico” Gesù passa/attraversa la città. Anche qui troviamo … un cieco! Infatti, Zaccheo … non vede! Per questo vuole vedere Gesù, sapere chi è. Anche a lui, la cosa non riuscirà a causa della folla. Zaccheo era cieco … in quanto peccatore/ladro, anzi capo dei ladri.

Le sue forze e furbizie per vedere Gesù non hanno risultato, finché Gesù stesso non prende l’iniziativa: “alzò lo sguardo e gli disse: oggi devo fermarmi a casa tua”. Il gesto sorprendente (e scandaloso per tutti) è che Gesù entra nella casa di un peccatore!

L’entrata di Gesù è proposta (senza parole) di vita nuova, è proposta di perdono, amicizia, comunione. Dice infatti: “devo fermarmi a casa tua”. Cioè, Dio vuole che io venga da te e stia con te, perché tu … veda di nuovo e sia salvato.

Zaccheo accoglie Gesù con gioia ed entra in un cammino di salvezza. Cammino che inizia da una concreta, pratica conversione: divide i suoi beni coi poveri, anzi, abbonda nel risarcimento del male fatto

Zaccheo, chi è perduto, tutti noi siamo persone perdute, ma … cercate dal Figlio dell’uomo e da lui salvate.

Zaccheo peccatore ci aiuti a rispondere con gioia e concretezza di cambiamento al passaggio, entrata, fermata di Gesù nella nostra vita. Solo così … anche noi vediamo Gesù e saliamo con lui a Gerusalemme.