Spesso i banchetti o pranzi sono occasione di insegnamenti. Gesù, dunque, invitato a pranzo da un fariseo, offre insegnamenti: valgono non solo per il fariseo, ma per tutti (lettore compreso!).
Primo insegnamento. E’ bene rispettare le regole di purità, ma la cosa più importante è guardarsi “dentro”: se ci sono in noi “rapine e cattiverie” allora bisogna toglierle. E si tolgono con l’elemosina, cioè con atti di amore: smettendo di giudicare e restituendo ai poveri quello che si è rapito.
Secondo insegnamento. E’ importante osservare le regole, ma la cosa più importante è non trascurare “la giustizia e l’amore di Dio”. Bisogna cioè giudicare e agire guidati dall’amore di Dio.
Terzo insegnamento. Chi guida la comunità non carichi gli altri di pesi che lui non porta!
Quarto insegnamento. Accogliete profeti e apostoli, invece di ucciderli!
Quinto insegnamento. Con “la chiave della conoscenza” possiamo pensare che Gesù intenda parlare di se steso. Non credendo in lui si preclude l’accesso al regno, per sé e per gli altri.
Questi insegnamento sono forti. Soprattutto sono conformi al vero insegnamento che viene dalle Scritture. Scribi e farisei che sono guide in Israele e che si sentono possessori delle Scritture, capiscono che vengono “scavalcati” da Gesù quanto al magistero in Israele. Allora pensano di fare qualcosa per coglierlo in fallo nel suo insegnamento.